Vigarano
29 Luglio 2020
La minoranza non ci sta, vota contraria al rendiconto e lascia l'aula a seduta in corso: "Una sconfitta per tutti". Assente la capogruppo di maggioranza Orsini

Paron riprende l’opposizione sulle polemiche: “Troppa voglia di denigrare Vigarano”

di Redazione | 4 min

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Vigarano. Dopo i vari comunicati, le smentite e le numerose dispute che si sono susseguite negli ultimi giorni, nella serata di martedì, si è riunito un consiglio comunale importante per fare chiarezza e per  poter testare quale fosse il reale livello di tenuta della maggioranza in occasione dell’approvazione del rendiconto 2019.

Un dibattito dai toni accesi e non propriamente amichevoli, che più volte ha visto il sindaco Barbara Paron riprendere e lamentarsi con  l’opposizione per le polemiche delle scorse settimane.

“Stiamo vivendo un periodo complicato a livello globale, che impatta anche su di noi con i tagli ai servizi e mi dispiace che questo andrà poi ad impattare anche sul modo in cui approcceremo le votazioni – commenta il primo cittadino -. Siamo arrivati a votare il rendiconto e noi sappiamo la fatica che abbiamo dovuto fare. Molte cose le hanno fatte i miei consiglieri perché sono stata in Provincia e di questo mi scuso con i vigaranesi, ma è anche per loro che ho lavorato e penso che avere il proprio sindaco che è presidente della Provincia debba essere un motivo di orgoglio e di valore, non come altri volevano farlo passare. Credo che sia troppa la voglia di denigrare questo paese. Il nostro è un lavoro vero, attivo e propositivo”.

E a questo proposito, il primo cittadino ha aggiunto: “È nei momenti di emergenza che bisogna saper tirare fuori il meglio di noi e lo si è visto con il sisma del 2012. Invece voler la sfiducia o il mandare tutti a casa. Questo Comune non è certo lo stesso che viene dipinto dall’opposizione ed è ora che tutti insieme ci impegnassimo per costruire un progetto che possa fornire la garanzia adeguata alle aspettative e alle richieste dei cittadini. I consiglieri hanno tutto il diritto di criticarmi e di avere i dubbi che devono avere, perché questa non è una dittatura ma un gruppo di maggioranza che ragiona e ascolta. Liberarsene sarebbe per voi un grandissimo vantaggio e ogni anno vi appellate alle mie dimissioni, ma Bergamini (il capogruppo leghista, ndr) è così lontano dai vigaranesi che non sa quale sia il reale dramma a cui andrà incontro il paese se dovesse succedere qualcosa”.

Pronta la risposta dell’esponente delle Lega: “Due settimane fa abbiamo assistito una capigruppo drammatica e ci siamo appellati al senso di responsabilità di tutta la maggioranza, consapevoli di come all’interno vi siano persone che conoscono quello che tutta la popolazione chiede. Il tempo per dimostrare qualcosa l’ha avuto, ma Vigarano non ha brillato nel primo mandato e nel secondo è stato trascurato al massimo. Siamo davanti a un bilancio drammatico e lei (si riferisce a Paron, ndr) lascerà una pessima eredità. Una sconfitta per tutti, mentre sfiduciarla sarebbe una vittoria e il commissariamento la soluzione migliore. E sul rendiconto mi riservo di fare un esposto al Prefetto”.

Successivamente, la parola è passata a Mauro Zanella di Fratelli d’Italia, che a più riprese si è ritrovato ad avere un vero e proprio faccia a faccia con Paron: “La sua è un’arroganza fuori luogo, ma si ricordi che non siamo stati noi dell’opposizione a metterla nei guai, ma i suoi assessori, la giunta, la maggioranza e il Pd. Ci vuole addossare la colpa di questo trambusto e, anche se l’avessimo messa in crisi noi, avremmo fatto il nostro dovere. E invece, davanti a un travaglio personale e politico, noi siamo stati buoni. Non siete stati in grado di lavare i vostri panni sporchi in famiglia e qui sta la sconfitta”.

Alla fine, nonostante l’assenza della capogruppo di maggioranza Mariasole Orsini, che ha deciso di non essere presente per alcune divergenze che sono venute alla luce durante la riunione preconsiliare, il rendiconto 2019 (che il Comune di Vigarano chiude con un avanzo di 2.660.444,67 euro) è stato votato con solo tre pareri contrari, quelli dei membri di minoranza Bergamini, Zanella e Balestra, che poi hanno lasciato l’aula insieme a seduta ancora in corso.

La sensazione, comunque, è quella per cui serviranno ancora tempo e nuovi momenti di confronto per poter comprendere se le divergenze e i motivi di discussione delle ultime settimane si siano risolti in via definitiva, con l’assessore Agnese De Michele che in chiusura ha chiesto di fare “sforzi maggiori per cercare di attenerci alle previsioni, dato che non siamo fuori pericolo, magari facendo anche un piccolo rendiconto a settembre per vedere come stiamo andando”.

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